Nell’ambito dell’impegno volto ad eliminare la plastica monouso e i rifiuti in eccesso dalla nostra catena di approvvigionamento degli imballaggi, Trek ha aderito al Responsible Packaging Movement guidato dal marchio di abbigliamento prAna. Il movimento raccoglie un gruppo di marchi con una visione comune che usano la loro posizione per affrontare i problemi legati alle enormi quantità di rifiuti di plastica che affliggono gli oceani della Terra. Insieme, stanno cercando di creare un mondo più libero dalla plastica.
Forse, il più grande risultato del Movimento è l’elenco condiviso di alternative alla plastica stilato dai membri con l’obiettivo di alimentare un impatto positivo sull’ambiente senza sacrificare la protezione dei prodotti. Questo elenco di soluzioni per la riduzione dei rifiuti di plastica avrà un enorme impatto sulla progressiva eliminazione di questo materiale dagli imballaggi di Trek e Bontrager.
Per affrontare il crescente problema dell’inquinamento da plastica, entro il 2024 tutte le strutture Trek diventeranno zero-rifiuti, i nostri imballaggi per biciclette saranno totalmente privi di plastica e le confezioni destinate ai consumatori saranno esenti da plastica monouso.
In un momento in cui la riduzione delle emissioni di carbonio è l’obiettivo principale della sostenibilità, molti potrebbero chiedersi perché teniamo così tanto alla nostra impronta di plastica. Per cominciare, le schiume a base di plastica sono incredibilmente difficili da riciclare; i sacchetti a film sottile molto spesso non possono essere riciclati ed è molto probabile che vengano dispersi dopo la raccolta e finiscano in mare o lungo la strada. Per fornire un contesto più ampio, le discariche nel mondo crescono di 1,3 miliardi di tonnellate ogni anno; la Fondazione Ellen MacArthur ha scoperto che se non freniamo la nostra dipendenza dalla plastica monouso, entro il 2050 i mari conterranno più rifiuti di plastica che pesci.
Non possiamo chiudere un occhio sull’evidente impatto che i nostri sistemi di imballaggio hanno sull’ambiente naturale circostante.
L’adesione all’RPM non è il nostro primo passo verso gli imballaggi senza plastica. Prima del 2020, l’imballaggio di una bici Marlin conteneva 24 elementi in plastica monouso studiati per mantenere la bici nuova di fabbrica integra durante il percorso dalla linea di assemblaggio al rivenditore più vicino. Ora, gli elementi in plastica monouso sono scesi a 12. Ma le iniziative che stiamo adottando non riguardano solo le biciclette. Ogni maglia, salopette, pantaloncino, giacca o altro capo di abbigliamento Bontrager viene fornito avvolto in un sacchetto di polietilene per proteggere il materiale dallo sporco e dalla migrazione dei colori a causa dell’umidità. Guanti, Bat Cage e altri accessori utilizzano delle fascette in nylon che li fissano agli appendini di cartone. Per modificare questi sistemi è necessaria tantissima intelligenza, ed è qui che una rete di pionieri del packaging ci aiuterà.
Benché l’imballaggio protettivo sia essenziale per tutelare l’integrità dei nostri prodotti (facendo peraltro un ottimo lavoro), acquirenti e rivenditori si trovano spesso davanti un enorme mucchio di rifiuti in plastica. L’adesione al Responsible Packaging Movement rappresenta un rafforzamento del nostro impegno verso un futuro senza plastica.
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