Ciao ragazzi, questo mese mi sono presa un po’ di tempo e sono, diciamo, sparita dalla circolazione. Ma ora rieccomi, pronta per un’estate di fuoco e fresca di una bella vittoria al Women’s Tour.
Prima di parlare di corse, però, vi racconto del mio mese al Sestriere, più o meno da eremita. Maggio l’ho passato praticamente tutto in altura, con l’obiettivo di preparare soprattutto ciò che mi aspetta il prossimo luglio. Lì saranno concentrati i miei appuntamenti più importanti, con la storica doppietta Giro d’Italia (dal 30 giugno al 10 luglio) e Tour de France (dal 24 al 31 luglio).
E’ stato un mese intenso, con molte ore in sella alla mia Trek Emonda. Molte salite e anche nuovi allenamenti per i miei standard: il mio coach Paolo Slongo non mi ha fatto mancare niente! Ammetto che ci sono stati giorni in cui ero proprio sfinita, tanto da farmi somigliare ad un’ameba nel pomeriggio. Ed ecco il perché del ritardo del mio appuntamento con voi 😉
Però, nonostante la fatica sia stata tanta, mi sono divertita molto in allenamento e il lavoro ha pagato. Gli sforzi si sono rivelati molto utili fin dalla prima gara dopo il ritiro, il Women’s Tour. La grande novità delle mie giornate in ritiro, e voluta da Slongo, è stato l’inserimento nelle classiche uscite di alcuni tratti di salita fatti dietro moto ad un determinato ritmo (ovviamente non da cicloturismo…). Il “gioco” era, ogni due minuti, scattare per trenta secondi sorpassandola e poi riaccodarmi, sempre a quel ritmo poco piacevole di cui sopra. Tutto molto divertente perché dinamico e poi… stancante, molto.
Women's Tour 2022 - 8th Edition - 5nd stage - photo Rafa Gomez/SprintCyclingAgency©2022
Paris-Roubaix Femmes 2022 - Photo Credits: Gomez/SprintCyclingAgency
Paris-Roubaix Femmes 2022 - Photo Credits: Gomez/SprintCyclingAgency
Trofeo Alfredo Binda Woman 2022 - photo Roberto Bettini/SprintCyclingAgency©2022
Questo genere di allenamento si è rivelato molto utile già Women’s Tour che, per noi italiani, è più semplicemente il Giro di Gran Bretagna femminile. Nella quinta tappa, con arrivo in salita sulla Black Mountain, il nostro direttore sportivo Ina ha deciso che Ellen avrebbe dovuto fare il ritmo per i primi tre chilometri e poi io avrei dovuto attaccare più volte cercando di vincere la tappa. Il copione in corsa è stato che, mentre Ellen tirava a tutta, io mi sono ritrovata a pensare “Ellen è la moto, io sono a Sestriere e tra poco faccio i miei trenta secondi di volata”. E in effetti Ellen è molto simile ad uno scooter 125 per quanto forte va. Dopo un po’ di scatti per “sorpassare la moto” sono riuscita ad ottenere la vittoria di tappa e il giorno dopo, con un ottimo gioco di squadra, ho portato a casa anche la classifica finale del Women’s Tour, chiudendo terza in volata e vincendo la la corsa per un secondo.
Insomma, maggio è stato un mese di dura preparazione seguito da una grande gioia. Ora il pensiero va al campionato italiano che, sulla carta, non è proprio adatto alle mie caratteristiche e poi alla doppietta rosa-gialla. La speranza è di ritrovarmi presto in a salita a “sorpassare la moto” :-).
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